Questo articolo, della trilogia VIVI UNA VITA CONSAPEVOLE, ti illustra come la Mente è facilmente manipolabile e dei motivi per cui resti bloccata nelle tue convinzioni limitanti.
Abbiamo visto come il cambiamento sia il processo cardine per ottenere la Vita che hai sempre sognato, ma non sempre è possibile farlo con facilità e per questo ritengo sia importante conoscere come la Mente ti influenza e crea le convinzioni limitanti o i blocchi che non ti permettono di evolvere.
COME SI FORMANO LE CONVINZIONI
Si dice che la Mente si chiama così perché effettivamente ci mente ed è il luogo dove si manifestano tutte le attività del pensiero umano. Sin da bambini iniziamo a costruire il nostro personale modo di vedere la realtà che spesso non coincide oggettivamente con quanto è accaduto, ma che lascia segni più o meno indelebili dentro di noi.
L’esperienza che vivi ti insegna cosa è sbagliato e cosa è giusto, come puoi difenderti o come puoi imparare per migliorare.
L’infante (da 0 a 12 anni) acquisisce le informazioni di ciò che lo circonda, attraverso i sensi (vista, tatto, udito, olfatto, gusto) che incamerano conoscenza da trasmettere alla Mente.
Se l’esperienza è negativa, come per esempio il fuoco che brucia, il bambino impara in fretta perché ha provato dolore mentre ha cercato di acquisire conoscenza. La re-azione crea la memoria della paura dovuta allo spavento preso: il fuoco coinvolge il senso della vista, il bruciore sulla pelle del tatto e l’odore dell’olfatto, lo scricchiolio del fuoco il senso dell’udito. L’insieme delle sensazioni provate creano un sentimento di rifiuto verso il fuoco o chi lo maneggia.
Oppure apprende le informazioni negative osservando le re-azioni degli adulti di riferimento; quindi, se la mamma si brucia e mostra sofferenza, il bambino capisce che il fuoco è pericoloso senza averlo sperimentato di persona, resta condizionato da un’esperienza altrui.
PERCHÉ LE CONVINZIONI TI DOMINANO
Ci sono studi dell’essere umano che dichiarano come l’uomo, nonostante discenda dai mammiferi, non sia dotato d’istinto, ma ragiona per imitazione, osservando i suoi simili. Tutto si crea nell’infanzia, è la fase evolutiva più delicata, dove si costruisce la personalità di ogni individuo.
Il cervello immagazzina tante informazioni, ma solo una minuscola parte viene realmente processata per essere compresa e ricordata. La restante parte viene relegata nell’inconscio. Una persona costruisce la matrice della propria personalità sulla base delle convinzioni che raccoglie nell’infanzia, attraverso la ripetizione, oltre ad essere un insieme di ereditarietà del DNA.
Se un comportamento che assumi non ti piace, con l’analisi del tuo passato e la consapevolezza dei tuoi schemi, puoi cambiarlo. Ad esempio, puoi gestire una paura o una modalità di re-azione agli eventi.
Per farlo è necessario prima il (1) riconoscimento e poi l’(2) allenamento e la (3) disciplina. Il cervello non ha la capacità di distinguere il male dal bene, ma solo di immagazzinare informazioni, sta a te a valutare cosa sia giusto in base ad un’analisi oggettiva e non soggettiva degli eventi.
DA CONVINZIONE A MATRICE DELLA MENTE
Il processo appena descritto avviene quotidianamente, ma soltanto alcuni eventi restano impressi nella Mente tanto da influenzare le tue azioni e re-azioni.
- Il primo passo di come si crea una matrice della Mente è appunto idealizzare l’esperienza che vivi, secondo il tuo personale modo di vedere il Mondo.
- Il secondo passo è avere la tendenza ad ampliare l’evento attraverso la ricerca spietata di elementi che confermano l’accaduto secondo come tu l’hai vissuto, ma che potrebbe essere distante dalla percezione di qualcun altro che ha vissuto il tuo stesso evento.
- Il terzo passo è mantenere fede alla tua convinzione provocando inconsciamente una ripetizione dello stesso evento che continua a confermare il tuo sentimento.
Il processo cosi concluso ha impresso nella tua Mente la matrice che ti fa re-agire quando ti capita lo stesso episodio che ti ha provocato dolore. Paradossalmente accade allo stesso modo anche quando si prova la felicità, solo che sembra più facile focalizzarsi sul bicchiere mezzo vuoto.
COME ANALIZZARE LA MATRICE
La matrice della Mente è dinamica e si può esplorare liberamente, ma ci sono dei passaggi evolutivi che seguono un ordine preciso.
ESERCIZIO DI RIFLESSIONE
Utilizza un diario per analizzare i tuoi meccanismi a ripetizione che formano la tua matrice. Con l’osservazione puoi risalire all’origine, per poi poter cambiare la tua convinzione.
L’analisi si concentra sulle matrici che ti descrivo in seguito, ma niente ti vieta di ampliare la tua riflessione. Il diario è il tuo luogo sacro dove esprimi i tuoi pensieri più intimi della Mente e dell’Anima, quindi puoi scrivere tutto ciò che ritieni importante per te.
MATRICE: LA PERCEZIONE DELL’ESSERE
La prima acquisizione della matrice risiede nel tuo inconscio. Poiché sei la persona con cui convivi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, viene forgiata sulla base dei giudizi altrui. Nel tuo primo periodo di infante (da 0 a 6 anni) non hai ancora la capacità di giudizio, in questa fase evolutiva ci sono i tuoi (1) valori, la (2) fiducia e l'(3)amore per te stessa e infine l'(4) autostima, cioè cosa pensi di te stessa.
Il tuo valore viene deciso dal tuo contesto culturale. Se non rispetti certi canoni, entra in gioco la percezione che non hai valore, non vai bene cosi come sei.
La spiritualità insegna che è importante celebrare il tuo valore già solo come essere umano perché sei facente parte di Universo: tu esisti e vali solo perché esisti!
Non devi sentirti sbagliata se hai un comportamento disfunzionale. Il disprezzo deve essere rivolto al comportamento e non a te che l’hai generato. Sbagliare serve per imparare ad evolvere.
Se perdi la fiducia e metti in dubbio te stessa inneschi la sete di perfezionismo perché non vuoi più sentirti insicura, ma anzi mantenere il controllo della situazione per non dover subire l’eventuale giudizio altrui.
Ricorda però che l’autostima non è uguale all’autorealizzazione che invece valuta la tua efficacia e le tue capacità. Quello che fai – come detto prima – non si correla con ciò che sei. Di conseguenza, l’autostima, non è nemmeno il bisogno di approvazione degli altri.
MATRICE: LA PERCEZIONE DEL POTERE
La percezione del POTERE è l’autorealizzazione, ovvero è lo sviluppo della fiducia nelle tue capacità. Si tratta della valutazione che tu dai alla tua autoefficacia, che molto spesso va a braccetto con la tua autostima, la matrice del sé.
La mancanza di autoefficacia genera la rassegnazione del “non sono efficace (o capace)” con conseguente depressione. Inizi a imprimere nella Mente le tue convinzioni sabotanti e tendi ad essere molto severa con te stessa perché non accetti gli errori per paura del giudizio.
Talvolta, il tuo bisogno di affermarti, innesca una re-azione opposta e diventi fin troppo aggressiva nell’efficacia. Persegui l’obiettivo con meticoloso controllo per evitare la sofferenza.
Risanare la percezione del POTERE significa sostituire il significato disfunzionale, prendendosi la responsabilità di cambiarlo con uno funzionale e imparando il distacco emotivo.
MATRICE: LA PERCEZIONE DEL COLLETTIVO
La matrice della collettività si forma per mano della tua cerchia relazionale: la famiglia, i compagni di scuola, gli insegnanti, il compagno di Vita, gli amici, i conoscenti e i colleghi di lavoro.
Sin da piccoli si tende a costruire la propria personalità basandosi sul giudizio altrui. Siamo esseri sociali ed è normalissimo dipendere dall’approvazione e dall’amore dei nostri legami più cari.
Talvolta, accade che il giudizio espresso dagli adulti di riferimento non è propriamente adatto all’infante. Si iniziano a creare gli schemi che nuocciono alla psiche come il ricatto emotivo: se fai tutto nella regola degli adulti allora sei meritevole di approvazione.
Purtroppo è un modello legato al tentativo di educare l’infante per essere introdotto nella comunità, nella maniera più consona prevista dalla collettività di tua appartenenza.
COAZIONE A RIPETERE
Ed è proprio la società che propone un modello educativo di convivenza da importare all’interno delle singole famiglie. Una matrice errata viene quindi ripetuta di generazione in generazione come un’eredità. Sono i tuoi genitori che ti insegnano come amare e come fidarti.
Da adulta ripeti esattamente le loro modalità anche quando le riconosci sbagliate e tenti di rifuggirle. Te ne accorgi soprattutto quando hai una relazione perché inconsciamente li imiti. Il modo migliore per spezzare il circolo vizioso è di imparare l’INDIPENDENZA emotiva.
Un altro fattore importante è imparare a coltivare una sana solitudine che ti permette di sentirti completa.
L’equazione per una relazione di coppia anche funziona non è IO + TE = NOI, ma IO + TE + NOI che sottintende l’espansione del singolo che alimenta il plurale.
La Giovannini scrive una frase molto interessante, per esprimere lo stesso concetto: “Siamo come due banconote perfettamente spendibili da sole e insieme abbiamo più valore, non siamo una banconota a metà.“. Significa che il collante della relazione è il piacere e non il bisogno, l’assenza del compagno non deve renderti incapace di vivere.
E per relazione vale anche l’amicizia!
Il motivo per cui è fondamentale prendersi cura dell’infante, con principi relazionali funzionali, serve per non creare degli adulti co-dipendenti che manifestano la paura dell’abbandono.
Ecco perché serve la presa di consapevolezza sulle disfunzioni della tua famiglia di origine. Non è necessario condannarli, ma puoi comprenderei meccanismi sbagliati per evitare la coazione a ripetere e lasciare una nuova eredità ai tuoi figli.
Ed è il motivo per cui ho scelto di lavorare con le Donne, perché credo che siano le creatrici di ogni Destino. Il legame madre e figlio crea le fondamenta per una futura società basata sui valori che voglio vedere nel Mondo: la LIBERTÀ di espressione e l’INDIPENDENZA emotiva
ETICHETTARE IL PROBLEMA
La tendenza a dare un nome a tutto crea un’aspettativa giudicante. L’accento negativo su alcuni processi umani forma un giudizio collettivo come una disfunzione anche laddove potrebbe essere costruttivo.
Ad esempio, se il fallimento ha l’accezione negativa e l’intera società che ripone dell’aspettativa su un individuo, resta delusa, genera un giudizio sabotante che sottomette l’intera comunità.
Se invece si guarda al fallimento come un processo naturale, nel momento in cui sbagli non percepisci il peso del pregiudizio.
Una delle ragioni per cui sarebbe opportuno informarsi delle usanze di un paese diverso dal tuo, in caso intendi andare a visitarlo. Un’usanza che hai nel tuo paese, come normalità, non è detto che lo sia anche da un’altra parte.
In Giappone, il fallimento (detto Shippai) è visto come un’opportunità per crescere e migliorare, mentre in Italia non si può affermare che il concetto sia esattamente lo stesso.
MATRICE: LA PERCEZIONE DEL TEMPO
Si tratta della tua percezione del tempo e di come ti fai condizionare dal passato, presente e futuro.
PASSATO
In base alla tua percezione dello scorrere del tempo, puoi sentirti dominata o libera dalla gabbia del passato, dalla nostalgia, dai ricordi, dal rimpianto o dal rimorso di cosa non hai scelto.
PRESENTE
Il presente invece determina le tue re-azioni impulsive, l’impazienza, la tua mancanza di connessione, la tendenza a non vivere l’attimo (Carpe Diem), perdi concentrazione sull’obiettivo.
FUTURO
Concentrarsi sul futuro crea ansia, pre-occupazione cioè occupi la Mente di pensieri non ancora accaduti, alimenti una speranza, vivi nell’aspettativa, percepisci la delusione per un obiettivo troppo lontano.
La matrice del tempo influisce sulla tua personalità perché determina il modo con cui ti relazioni verso l’esterno e te stessa. Il blocco si attiva a causa dello schema del tempo che scorre e che, pur riconoscendolo, resti affezionata e fai fatica a lasciarlo andare, ma se in alcuni contesti può diventare un salvavita, in altri è deleterio per la tua salute Mentale.
LIBERATI DALLE TUE CONVINZIONI
Liberarsi dalla convinzioni limitanti è davvero possibile e puoi farlo anche da sola, ma con una professionista al tuo fianco acceleri il passo, per sentirti finalmente più autentica. Se ti piace la mia Energia, puoi scegliere di lavorare con me per migliorare la qualità della tua Vita.
L’articolo che hai appena letto è stato ispirato dal libro TUTTA UN’ALTRA VITA di Lucia Giovannini di cui trovi anche una piccola recensione.